christmas

Tocchi sapienti, comunicazione ed esperienza sono gli ingredienti di una formula magica per trasformare un pranzo al ristorante in un grande evento di festa. Come tutti i partiti storici, anche quello del “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” sembra perdere iscritti di anno in anno. Anche qui c’è il nuovo che avanza. E si chiama: «Sai che c’è? Quest’anno festeggiamo al ristorante». Tra cucine ristrette, famiglie allargate e poca voglia e tempo di mettersi ai fornelli per cercare di accontentare esigenze alimentari inconciliabili di parenti e amici, l’opzione “si va a mangiare fuori” è sempre più gettonata. Due le caratteristiche emerse di recente: il desiderio di un’atmosfera festosa ma non necessariamente troppo formale e la tendenza a organizzarsi per tempo, con conseguente propensione alla prenotazione (anticipata). «La voglia di festeggiare delle persone non è mai venuta meno - afferma Mauro Adami, direttore artistico di Barawards Dinner Gala e dell’agenzia specializzata Domo Adami Events -. La novità è che dalle feste comandate alle celebrazioni private, come i compleanni, aumenta la propensione ad andare al ristorante, che diventa il luogo della convivialità. Per questo ogni locale dovrebbe considerare l’opportunità di prevedere, tra le varie opzioni di sedute, anche uno o più tavoli dedicati». Il punto di partenza è chiaro: le feste comandate sono, ancor più che in passato, un’ottima opportunità di business. Come approcciarle? «C’è vita oltre il veglione e il cenone - spiega Adami -: non sono più le uniche opzioni. Anzi». La prima cosa da fare è analizzare la propria identità e la propria organizzazione: «La proposta non deve snaturare l’identità del locale. Al contrario: è l’occasione per metterla in luce, per rafforzarla ulteriormente con un menu e una mise en place che caratterizza il ristorante. Le corde da toccare sono quelle delle emozioni e delle suggestioni. Bisogna saper dare il profumo e l’atmosfera della festa». Menu fisso o à la carte? «La prima cosa da valutare è la propria organizzazione. Siamo in grado di servire x pasti à la carte o andiamo in affanno? Qualunque sia la scelta, il pensiero dev’essere: “faccio stare bene il cliente”. Magari con un piatto fuori menu ispirato alla tradizione che richiami l’atmosfera di casa». Visto che ormai i clienti, almeno per queste date clou, prenotano anche con due mesi di anticipo, è opportuno pianificare il lavoro: «L’organizzazione deve partire tre mesi prima, in modo da riuscire a acquistare in anticipo: si compra bene e si sceglie il meglio. A ruota segue la comunicazione, così da raccogliere le prenotazioni prima possibile. Studiando bene il calendario, ogni festa può diventare l’occasione per promuovere la successiva». L’ultima suggestione è la più interessante: «Perché non pensare anche a fornire un servizio di take away, magari con i piatti della tradizione?».    #domoadamievents #weddingorganizer #weddingspecialist #ilovedomoadami #questionedistile #wedding #eventlocation...

    CHRISTMAS WEDDING   Inverno e matrimoni: un binomio che nell’immaginario comune subito non suona bene, associando più comunemente la “reputata” bella stagione come il periodo ideale per celebrare le nozze… Ma riportando la mia esperienza personale, il nuovo trend sembra essere proprio questo: il Christmas Wedding!   Indirettamente quindi si torna ai valori autentici, il Natale come festa della famiglia, il recupero di tradizioni e sensazioni legate alla gioia e ai ricordi  candidi di quando eravamo bambini… Il Generale Inverno e la Regina delle Nevi balzano dunque in prima fila affiancati da elementi di Dickensiana memoria nelle fonti di ispirazione per mood e allestimenti. Le luci e le ombre dell’inverno son straordinarie per creare scenari stupefacenti da “pure drama”: rami innevati che si intersecano con rose rosso velluto, illuminati dalle fiammelle di innumerevoli candele in piccoli bicchieri di vetro simili a blocchi di ghiaccio scavato; oppure fronde d’abete e decori dorati, grandi candelabri d’argento scintillante e gocce di cristallo di Boemia… boschi di betulle ricostruiti in interno e navate costellate da cespugli di Poinsettia… La lunga lista di elementi è poi una questione personale: ognuno ha dei ricordi, dei frammenti, dei piccoli dettagli che fanno Natale e la magia è comunque assicurata. Non può mancare l’albero, che sia vero e “ben vestito”, in stile vittoriano con decori retrò e fiocchi rossi o più contemporaneo, stilizzato,  carico di palline dalle sfumature più inconsuete e migliaia di piccoli led luminosi.   La sposa sceglie abiti di pizzo dal vago sapore vintage oppure di pesante raso con dettagli in pelliccia. Accessori caldi, stole in lana cotta o pashmine ricamate; un colbacco in alternativa al velo o un manicotto di volpe al posto del bouquet. Le più fortunate si sposano in montagna, magari con la slitta, in una piccola chiesa di legno e ricevimento nello chalet di famiglia. Chi invece non dispone di tutto ciò sceglie qualcosa di più raggiungibile ma comunque di gran fascino: una location con caminetti, o una residenza d’epoca dove poter sfruttare l’architettura e giocare con le luci per creare effetti emozionanti.   Il bouquet di conseguenza si abbinerà all’atmosfera festiva: oltre al classico mazzolino di rose rosse le alternative sono svariate: rose bianche e bacche di iperico rosse per un look tradizionale oppure piccole pigne d’abete con rametti di cipresso argentati, tocchi blu di eringio e waxflower per creare l’effetto dei fiori raccolti nel bosco….   Infine la torta, immancabile, sia essa tradizionale italiana coperta di frutti rossi e riccioli di panna montata o la wedding cake all’americana, dove la fantasia non ha limiti: coperture in ghiaccia reale bianca con fregi dorati o rose rosse di zucchero a cascata, sculture che simulano stalattiti di ghiaccio o ghirlande d’edera…   C’è poi una nuova tendenza, alternativa ma curiosa: le torte composte da monoporzioni… negli Stati Uniti son spesso utilizzati i cupcakes che noi italiani potremmo sostituire con piccoli panettoni glassati, decisamente più buoni e appropriati al periodo.   Il Christmas Wedding dunque è certamente attraente, scenografico e originale… e poi, dopo tanto freddo, si va in luna di miele in un atollo del Pacifico, all’ombra di una palma circondati da un mare di smeraldo…   ...